A mio padre non piaceva fregiarsi di titoli, gli piaceva che lo chiamassero "signor Lo Leggio". Rifiutava il "don" e talora se ne sdegnava, accettava solo il "zi'" di rispetto dalle persone più giovani.
Una volta ricevette una
proposta da un'associazione di quelle che, a pagamento, rilasciavano
cavalierati o commende. Non c'era - in quella prima comunicazione -
la richiesta del "quantum", ma da molti indizi si poteva
prevedere che sarebbe arrivata; non mancava invece un lungo elenco di
"cavalieri" e tra di essi qualche nome di una certa
notorietà.
Mio padre li anticipò:
indirizzò loro una cortese responsiva in cui domandava quanto lo
avrebbero pagato se avesse accettato di entrare a far parte di
quell'ordine cavalleresco.
La corrispondenza si
interruppe.
nota fb 2 novembre 2015
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