14.11.15

Facile e difficile (Gian Luigi Beccaria)

Gian Luigi Beccaria
C’è anche un ‘difficile’ abusivo, il vender fumo attraverso parole complicate. E facile scrivere in modo difficile, è difficile esprimersi in modo che ognuno debba comprendere. I mediocri sono spesso venditori di gergo che cercano di dare prestigio scientifico ai loro nienti, a luoghi comuni dissimulati con inutile terminologia iniziatica. L’autentica sapienza risiede principalmente nel sapere insegnare agli altri - lo diceva Alexander Pope - avendo l’aria di non insegnare affatto, proponendo anche le cose che gli altri non sanno come se le avessero soltanto dimenticate, proponendole dunque nel linguaggio che sanno, trasparente e piano. Il parlare difficile fraudolento è un modo, per coloro che sono poco dotati di superiorità naturale e di talento, di difendere le posizioni acquisite. Può capitare che si parli o si scriva ‘difficile’ per dissimulare la propria confusione mentale, facendo sfoggio di una verità che in realtà non si possiede chiaramente, perché appiccicata come un imparaticcio vuoto.

da Per difesa e per amore, Garzanti 2006

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