La storia del II Corpo
d'élite della Cia (El Equipo de Choque), la squadra d'assalto
per la realizzazione delle operazioni «sporche» della politica
estera degli Stati uniti, ha inizio in Guatemala nel 1954 con
l'operazione conosciuta come Pb Success. Fu un'operazione di
destabilizzazione, di «guerra psicologica, mercenaria e
paramilitare» che si concluse con il colpo di stato contro il
presidente Jacobo Arbenz.
Arbenz nel 1951 aveva
vinto le prime elezioni libere di quel paese e aveva dato avvio a
un'importante riforma agraria nonché a una serie di politiche
progressiste volte a limitare il potere delle imprese straniere che
operavano in Guatemala. Tra le più colpite dalle riforme, vi fu la
United Fruit Company definita un vero e proprio «stato nello stato»
per il potere politico ed economico che deteneva. Tra i suoi
azionisti figuravano John Foster Dulles e il fratello Allen, allora
rispettivamente segretario di stato degli Stati Uniti e direttore
della Cia.
Tuttavia è con i
tentativi di rovesciare fin dal principio la rivoluzione cubana del
1959, che il gruppo si consolida e si qualifica. Negli anni
successivi lo ritroveremo come attore principale in ogni tentativo di
imporre con mezzi non democratici l'imperialismo statunitense nel
pianeta.
El Equipo de Choque de
la Cia, costituitosi pertanto come una vera e propria squadra di
terrorismo internazionale, non operò solamente in America latina. Il
Congo fu il primo paese africano dove approdò e dove partecipò alla
destabilizzazione politica culminata con l'assassinio nel 1961 di
Patrice Lumumba, fondatore nel 1958 del Movimento nazionale
congolese, fautore dell'indipendenza del suo paese e simbolo delle
lotte indipendentiste in Africa.
Scrive Hernando Calvo
Ospina che è in Vietnam che il «Corpo d'élite» si «amplia, si
qualifica, si consolida e si perfeziona», utilizzando metodi di una
crudeltà indescrivibile soprattutto contro i Vietcong del Fronte di
liberazione nazionale (Fln). In una testimonianza resa dinanzi al
Congresso degli Stati uniti, William Colby, direttore dell'Agenzia in
Vietnam tra il 1973 e il 1976, confessò che il Programma Phoenix
(conosciuto anche come Programma di Pacificazione Rapida) era stato
concepito per «proteggere la popolazione dal terrorismo comunista».
Riconobbe la morte di 20.587 persone tra il 1968 e il 1971, l'87%
delle quali - disse - era caduto nel corso di combattimenti.
Tuttavia, indagini successive dimostrarono che per «proteggere la
popolazione dal terrorismo comunista» erano stati giustiziati
sommariamente circa 40mila sospetti.
Questo lavoro di Calvo
Ospina rappresenta una ricerca minuziosa che evidenzia il ruolo
chiave svolto, in tutte le operazioni eseguite dal «corpo d'élite»,
non solo da personaggi che poi ricopriranno incarichi di prestigio
nel panorama politico degli Stati uniti, ma anche da mercenari cubani
anticastristi, terroristi di mezzo mondo e mafiosi colombiani e
italiani.
Un intreccio di nomi che
ricorre frequentemente in circostanze, tempi e paesi diversi. George
H. Bush (padre) e Porter Goss li troviamo insieme nella preparazione
e realizzazione del «Progetto Cuba», il piano Cia per rovesciare
Fidel Castro, approvato dal presidente Eisenhower. George Bush padre
fu inserito nel circuito dei servizi di sicurezza statunitensi e nel
«Progetto Cuba» da quello stesso Allen Dulles che avevamo già
visto qualche anno prima in Guatemala, azionista della United Fruit
Company e capo della Cia. Porter Goss era invece nell'ambito del
«Progetto Cuba», l'uomo incaricato di reclutare i mercenari cubani.
Diventerà nel 2004, a sua volta direttore della Cia, nominato da
George W. Bush figlio.
Tutti gli altri uomini
del «Progetto Cuba» erano stati reclutati tra i partecipanti al Pb
Success Guatemalteco, un successo rispetto al fallimento dei numerosi
propositi di intervento nell'isola ribelle messi a punto dall'Agenzia
a partire dal 1960 in avanti. Fu da quel momento che Kennedy,
nell'ambito della Guerra Fredda e della conseguente lotta contro la
nascente «minaccia comunista», impose la Dottrina di sicurezza
nazionale. Un imperativo quasi religioso che tante vittime causò in
America latina e nel resto del mondo con l'appoggio diretto degli
Stati Uniti alle peggiori dittature della storia moderna.
Racconta tutto ciò e
altro ancora El Equipo de Choque de la Cia. Cuba, Vietnam, Ancola,
Chile, Nicaracua. (Il Corpo d'élite della Cia. Cuba, Vietnam,
Angola, Cile, Nicaragua), Edizioni El Viejo Topo, Barcellona, un
libro del giornalista e scrittore colombiano (residente a Parigi)
Calvo Ospina, autore tra gli altri di Dissidenti o mercenari?;
Cuba: la guerra occulta del Ron Bacardi (entrambi editi in
Italia da Achab), Colombia: laboratorio de embrujos, democracia y
terrorismo de Estado (2008). Calvo Ospina è inoltre
collaboratore fisso di Le Monde diplomatique.
"Le Monde diplomatique - edizione italiana", gennaio 2011
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