26.11.15

La Columb’ e Picassu. Una poesia in dialetto sardo di Cesare De Murtas

La colomba di Picasso, 1949
Sa columba ’e Picassu tant’amada
Giughet alas de paghe e de amore
E connoschet sa pena e su dolore
Sos fruttos tristos chi sa gherra dada

In s’ideale sou l’hat formada
Custu gentile nobile pittore
Pro cunvertir in paghe su rancore
In duna giusta paghe cusacrada

Quindi tui amabile Sardigna
Deves custa columba cuntemplare
Ch’est piena ’e affettu, d’amore digna

S’appellu de Berlinu des firmare
contrariandu s’idea maligna
E prova solidale deves dare

Traduzione
La colomba di Picasso tanto amata
Apre le ali di pace e di amore
E conosce la pena e il dolore
I frutti tristi che la guerra dà

Nell'ideale suo le ha dato forma
Questo gentile nobile pittore
Per convertire in pace il suo rancore
In una giusta pace consacrata

Quindi tu amabile Sardegna
Devi questa colomba contemplare
Ch'è piena d'affetto, d'amore degna

L'appello di Berlino devi firmare
per contrastare l'idea maligna
e prova di solidarietà devi dare

Pubblicata senza alcuna indicazione sul n. 10 di Rinascita, 1951.

Nota
Si svolse nel 1949 a Berlino il primo congresso internazionale dei Partigiani della Pace. Tra gli aderenti: Frédéric Joliot-Curie (premio per la fisica a cui spetterà la presidenza e la relazione introduttiva), Picasso (che dipingerà il manifesto del congresso, la famosa “Colomba della pace”), Amado, Matisse, Neruda, Einstein. Nella delegazione italiana guidata da Nenni: Vittorini, Guttuso, Quasimodo, Natalia Ginzburg, Giulio Einaudi.

Il Congresso terminò dopo sei giorni di lavoro (dal 20 al 25 aprile) con la lettura del manifesto-appello, sintesi del dibattito svoltosi. Tra gli obiettivi: il rispetto della carta dell’ONU, il rifiuto di “tutte le alleanze militari che vanificano questa carta” e della politica di “opporre un blocco di Stati a un (altro) blocco di Stati”; la richiesta di “interdizione dell’arma atomica e di tutti i mezzi di distruzione di massa degli essere umani”; il “controllo internazionale effettivo per l’utilizzazione dell’energia atomica a fini esclusivamente pacifici”.

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