Un busto di Kavafis ad Atene |
In questa foto oscena
- fu venduta
per la via, di nascosto
dalla guardia
- in questa foto
pornografica, com'è
che c'è un viso di sogno
come questo,
com'è che ci sei tu.
Chissà che vita grama e
sordida farai:
in che trucido ambiente
ti sarai
fatto fotografare;
che anima da nulla è mai
la tua.
Pure, ancora di più
resti per me quel viso
di sogno, la figura
fatta e donata per
piaceri greci -
così resti per me, così
ti canto.
(Aprile 1915, trad. di
E.M. Pontani)
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