Campionato 2000, Williamson dei Cincinnati Reds |
Nel 1979 tra gli Oscar
Mondadori uscì un “almanacco universale” di cose stravaganti e
misteriose, traduzione (di Michele Lo Buono) di un testo di origine
statunitense: Vi si trova di tutto, dai vampiri ai tarocchi, dalla
narcolessia all'intelligenza dei delfini. La trattazione è in genere
documentata e prudente.
Ho voluto oggi postare questa storia dei
Williamson che a suo tempo mi aveva incuriosito. Rispetto alle
notizie contenute nel testo, ferme agli anni 70 del Novecento, non ho trovato nella rete aggiornamenti né in italiano né in inglese. Forse le attività del
“clan” sono state stroncate dalla polizia o forse il grosso dei
suoi membri ha scelto l'integrazione: le ipotesi possibili sono
tante. In ogni caso c'è in Canada un Williamsongroup che s'occupa
d'assicurazioni e previdenza. Viene il sospetto che così siano stati investiti i
capitali accumulati. Sarebbe, mutatis
mutandis una conferma
dell'insegnamento di Lenin, che per depredare l'altrui denaro consigliava di smetterla con le rapine in banca, mentre suggeriva la fondazione di banche e
compagnie finanziarie. (S.L.L.)
Cincinnati, Union Terminal |
I Williamson sono un clan
consanguineo di «artisti della truffa»: ammontano a circa 2000 e
derubano il prossimo in tutti gli Stati Uniti.
Il clan discende da
Robert Logan Williamson, uno scozzese approdato negli Stati Uniti
alla svolta del secolo. Pur non appartenendo agli zingari europei
tradizionali, il clan conduce un'esistenza nomade quasi zingaresca.
Raramente una di queste famiglie vive in una casa di sua proprietà,
e raramente i bambini frequentano una scuola. Alla polizia sono noti
come «i terribili Williamson». Sebbene quello di Williamson sia il
nome usato con maggiore frequenza, il clan si serve anche di un'altra
decina di nomi, fra cui McDonald e Stewart. I matrimoni fra cugini
sono comuni, mentre le unioni al di fuori del gruppo sono
praticamente sconosciute. La polizia di tutti gli Stati Uniti ha
adottato il termine Williamson per indicare genericamente i «
truffatori itineranti ».
Ogni anno in maggio il
clan tiene un convegno nella città di Cincinnati (Ohio), scelta
negli anni '20 per la sua posizione strategica al centro del paese e
per la facilità con cui ci si poteva arrivare. Secondo il "Saturday
Evening Post" (27 ottobre 1956) il clan non commette truffe o
raggiri per tutto il tempo del convegno, ma secondo altri questa
affermazione è tutta da dimostrare. Tutti per altro sono d'accordo
sul fatto che, sempre nel corso della loro assemblea annuale di
maggio, i Williamson spendono un bel po' di denaro nei negozi locali
e acquistano molte automobili nuove.
Dovunque lo colga la
morte, un Williamson viene sepolto a Cincinnati. Generalmente la loro
ultima dimora è lo Spring Grove Cemetery, ma il clan possiede lotti
di terreno in vari cimiteri della città. Alla cerimonia funebre si
instaura un rigido servizio di sicurezza e tutti i visitatori devono
dare la parola d'ordine del clan. Ogni famiglia cerca di superare le
altre nello sfarzo del funerale.
La normale attività del
clan è costituita da truffe all'americana e da « fregature » più
che da crimini violenti. In un classico raggiro, per esempio, alcuni
uomini si fermano davanti a una casa con un'autocisterna. Dicono di
avere appena finito di dotare di manto di usura una carreggiata e,
per non sprecare quel che rimane del loro bitume, offrono di rifare
il manto di usura del viale d'accesso a condizioni favorevolissime.
Il proprietario della casa accetta. Più tardi, quando la pioggia
spazza via il solvente dal viale d'accesso, il proprietario della
casa si accorge che il « bitume » non era che olio di macchina. I
Williamson inoltre installano dei « parafulmini » che in realtà
sono dei pezzi di legno o di fune dipinti in modo da sembrare
metallo. Un'attività classica delle donne del clan è quella di
suscitare compassione tenendo in braccio un bambino piangente mentre
cercano di vendere mercanzie di nessun valore. Essendo in genere
degli ottimi attori, i Williamson possono rappresentare una varietà
di personaggi nei discorsetti con cui infiorano le loro vendite.
In The Golden Fleecers
W. Wagner descrive una banda attiva in California, che sembra simile,
se non identica, ai Williamson. Wagner ne parla come della banda più
pittoresca che operi nei sobborghi della California del sud. Dice che
sono circa 2000 e sono noti alle polizie di tutti gli stati. Ogni
anno, fra il giorno di ringraziamento e Natale, ne arrivano nella
California meridionale da 100 a 150, atteggiandosi a riparatori di
tetti e a imprenditori edili specializzati in lavori stradali. Le
donne, secondo Wagner, compiono truffe assortite, vendendo di solito
finti pizzi irlandesi.
Dalle cronache dei
giornali di Cincinnati e di altre città risulta che il clan è
tuttora in piena attività. La notizia più recente, pubblicata
sull"'Enquirer" di Cincinnati (6 maggio 1976), parlava di
una loro nuova trovata -una « truffa speciale in onore del
bicentenario della fondazione degli Stati Uniti » - che riguardava
lo strato di cemento dei patios e di altre superfici analoghe.
Secondo la polizia e il
Better Business Bureau è difficile prendere qualche iniziativa
efficace contro i Williamson perché sono sempre in movimento e
normalmente fuggono quando sono in libertà provvisoria, disposti a
perdere la cauzione, in quanto ritengono che la somma versata rientri
nelle «spese di gestione». George Vescey, del "New York
Times", dice che molte loro «truffe» rientrano in quella zona
«grigia» compresa fra gli affari condotti in maniera poco
scrupolosa e la frode vera e propria. Poiché in genere i loro reati
non sono gravi, la pena di solito non va al di là di un'ammenda o di
una lieve condanna. In molti casi le vittime hanno troppa vergogna
della propria dabbenaggine per ricorrere in giudizio. Personalmente,
i membri del clan sono orgogliosi delle loro origini e non sembra che
abbiano particolari sensi di colpa nel raggirare i creduloni.
Il Setter Business Bureau
sostiene che il bottino annuale del clan supera in media il milione
di dollari. Si dice che molti membri del clan siano molto facoltosi.
Questa valutazione si basa sulle notizie secondo le quali i membri
del clan usano biglietti da 100 dollari, indossano pellicce di visone
e si fanno vedere al volante di Cadillac nuove di zecca.
La maggior parte delle
notizie relative ai Williamson vengono riportate invariabilmente con
un tono derisorio e ostile e tendono in certo qual modo a
identificare i Williamson stessi con gli zingari. Esistono, sì,
delle somiglianze - entrambi i gruppi amano viaggiare, guidare
automobili di lusso e celebrare funerali fastosi - ma i Williamson
disprezzano gli zingari e di regola evitano di avvicinarsi ai loro
accampamenti.
Da Almanacco
universale delle cose più strane e misteriose, Mondadori,
1979
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