28.6.18

Quando il pugile .... Una poesia di Gianni D'Elia


Quando il pugile abbattuto si rialza,
e riga la sua faccia combattuta
un sudore e un sangue di riottanza,

e tutta la figura è forza nuda,
provata dai colpi di chi incalza,
mentre il gong che non arriva è la cruda

prova di un’energia che non avanza,
eccola, la metafora più bruta
della storia riopposta alla speranza;

ed è, sinistra, in questa vera stanca,
nella rinuncia alla nascita avuta:
21 gennaio 1921, Livorno, Italia; ma canta

la voce comunista, ancora, canta:
« Il mondo è ingiusto più di prima,
aiuta la vita a farsi lotta contro l’altra

parte che al mondo ha tutto e l’arroganza...
che non sei tu quel pugile, ma tutta
l’umanità che chiama, tutta quanta,

ancora e sempre, giustizia e libertà... »
Negli occhi di Pietro luccicava, là,
la boxe dell’utopia e della costanza...

da Bassa stagione, Einaudi 2003

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