Con la fuggente Pasqua torno
nel tempo ambiguo che ride e chiude,
s'ammanta
e dirada ove ascendono nubi
indecise.
Si smorzano i denti
delle tempeste, gli scontri
delle epifanie.
Sgorga l'ingenuo
interrogarsi sui segni.
Nel suo liquido mantello
s'allontana
il tuono della vita.
da Variazioni serali (2000)
Nessun commento:
Posta un commento