23.4.15

1915. Palazzeschi e la guerra

Nel 1915, su "Lacerba", la rivista che Papini aveva lanciato nel 1913 per bandire un suo peculiare futurismo, Aldo Palazzeschi, oltre a pubblicare alcune sue poesie, curava una rubrichetta intitolata "Spazzatura", raccolta di raccontini, aforismi, brevi riflessioni.
Nei primi mesi di quell'anno egli non fu affatto partecipe della piega militarista che prendeva l'interventismo di Papini, colui che coniò il famigerato slogan della "guerra sola igiene del mondo", anzi osò perfino definirsi neutralista. Il testo che segue mi pare, sull'argomento, molto significativo. Per completezza di informazione va ricordato che, dopo il maggio radioso, a guerra dichiarata, sul numero di commiato della rivista il cui editoriale aveva come titolo ABBIAMO VINTO, Palazzeschi scrisse un articoletto che, con molta misura, lo schierava con l'Italia ed i suoi fanti. Al conflitto poi partecipò direttamente, da coscritto. (S.L.L.)

Incontro continuamente degli amici che mi domandano con grande premura e pieni di meraviglia: ma come, tu non sei dei nostri? Tu non vieni con noi? Tu non vuoi la guerra? Vieni, vieni!
- Dove?
- Contro i tedeschi!
- Io sono contro gli italiani, amici, se mi resterà tempo, ne dubito assai, vedremo, verrò anche contro i tedeschi.

dalla rubrica Spazzatura in "Lacerba", anno III n.6, 7 febbraio 1915   

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