Qualcuno nei giorni scorsi mi aveva parlato di una fuitina della Santanché con Quagliariello, ma un amico caro, che frequenta per lavoro industrialotti milanesi, mi ha detto che no, che la poveretta, amica di Briatore con cui è stata compagna di classe in un istituto tecnico, è stata in passato moglie sfortunata, abbandonata da un marito in fregola per una donna più giovane e bella e che ora sopporta il martirio di una convivenza con Sallusti del “Giornale”; ma ha aggiunto che, sessualmente parlando, è una ragazza seria, fedele.
La Daniela del Billionaire, quando nel 2008 era candidata premier della “Destra” di Storace, in alternativa a Berlusconi, ingenuamente e impudicamente dichiarò : “Ce l’ha con me perché non gliel’ho data”.
Secondo il mio amico, come allora non la diede al cavaliere, così ora non potrebbe congiungersi con l’orribile Quagliariello, tradendo la fiducia del macilento Sallusti. Qualche motivo di dissenso nella “coppia di fatto” deve però esserci.
La labbrona ha infatti dichiarato: “Abbiamo vinto il referendum sul nucleare. La gente ha ribadito il no che il governo aveva deciso”.
Sallusti invece quasi piangeva: “Quanto ci costerà? Dovremo importare l’energia nucleare che non produciamo”. Nessuno ha detto all’omino che le centrali sarebbero state pronte fra una decina d’anni e che fino ad allora la rinuncia ad esse è tutto risparmio.
La differenza d’accenti con la Santanché è comunque evidente. E si può immaginare che la convivenza diventi turbolenta, che la coppia potrebbe scoppiare. Io non so che pensare. C’è forse lo zampino di Quagliariello?
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