Dunque, di sciolte chiome
una diffusa
fragranza corse su per
l'aure quete,
ed ella sì improvvisa
alla confusa
mia vista offerse le sue
forme liete,
che, o aperta a un tratto
e dietro a lei richiusa
mi parve che si fosse la
parete,
o ch’ella corpo non
avesse, e chiusa
abitasse di rai dentro
una rete.
Io contenni il respir, io
l’occhio intento
ficcai in quella vision
beata,
e lì rimasi senza
movimento,
temendo che con muovermi,
o cessata
in me fora la vita, o
come vento
ella da gli occhi mi sarìa volata.
ella da gli occhi mi sarìa volata.
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