Sia ben chiaro che non penso alla casetta
due locali più i servizi, tante rate,
pochi vizi,
che verrà quando verrà...
penso invece a questo nostro pomeriggio
di domenica,
di famiglie cadenti come foglie...
di figlie senza voglie, di voglie senza
sbagli;
di millecento ferme sulla via con i
vetri appannati
di bugie e di fiati, lungo i fossati
della periferia...
Caro, dove si andrà, diciamo così, a
fare all'amore?
Non ho detto "andiamo a
passeggiare"
e neppure "a scambiarci qualche
bacio"...
Caro, dove si andrà, diciamo così, a
fare all'amore?
Dico proprio quella cosa che sai,
e che a te piace, credo, quanto a me!
Vanno a coppie, i nostri simili,
quest'oggi
per le scale, nell'odore di penosi
alberghi a ore...
anche ciò si chiama "amore";
certo, è amore quella fretta tutta
fibbie, lacci e brividi
nella nebbia gelata, sull'erbetta;
un occhio alla lambretta, l'orecchio a
quei rintocchi
che suonano dal borgo la novena; e una
radio lontana
dà alle nostre due vite i risultati
delle ultime partite...
Caro, dove si andrà, diciamo così, a
fare all'amore?
Non ho detto "andiamo a
passeggiare"
e neppure "a scambiarci qualche
bacio"...
Caro, dove si andrà, diciamo così, a
fare all'amore?
Dico proprio quella cosa che sai,
e che a te piace, credo, quanto a me!
Testo per una canzone scritta per Laura
Betti, che fu musicata da Fiorenzo Carpi (1960)
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