1.3.13

Imu, Berlusconi e voto di scambio. C'è del marcio a Reggio Emilia? (S.L.L.)

Riprendo dal sito del “Sole 24 Ore” una notizia diffusa ieri, 28 febbraio 2013. A quanto pare la Procura di Reggio Emilia ha aperto un fascicolo di indagine contro Berlusconi Silvio con l'accusa di voto di scambio. La decisione nascerebbe dall’esposto di alcuni cittadini e non sarebbe un “atto dovuto”, ma una libera scelta dei magistrati. Prevedibile è la reazione dei berlusconidi, con Lupi e Capezzone che si strappano i capelli e la Santanchè che si strappa le vesti.
In verità ipotizzare un voto di scambio per la berlusconiana promessa di restituire l'IMU risulta una castroneria giudiziaria, la cui inconsistenza appare evidente perfino al profano, se appena riflette che quell'IMU sarebbe stata restituita (col cavolo, forse) a tutti quelli che l'avevano pagata e non solo a quelli che avevano votato per il Cavaliere. Di questo passo sarebbe voto di scambio ogni impegno elettorale che comporti un qualche vantaggio economico per certe categorie di elettori: non si potrebbe proclamare l'aumento delle pensioni minime o dello stipendio degli insegnanti né l'abolizione dei ticket sanitari. Sarebbe stata più ragionevole un'accusa di pubblicità ingannevole o addirittura di truffa per la famigerata lettera agli elettori, ma quella del voto di scambio è accusa davvero campata in aria e l’indagine è destinata a sgonfiarsi.
Pertanto qui gatta ci cova.
Che ci sia in magistratura qualche amico che con queste trovate vuole alimentare il vittimismo di Sua Emittenza? qualcuno che solleva questi ridicoli polveroni per nascondere le cose serie e gravi (corruzioni e collusioni) per cui Berlusconi potrebbe (e forse dovrebbe) andare in galera?
O si tratta di incompetenza mista a megalomania?
In entrambi i casi c’è da preoccuparsi.
Di una cosa però sono certo: i magistrati che hanno aperto l'indagine resteranno lì dove stanno, nessuno li manderà in Guatemala.

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