C'è chi rifiuta per sé
l'appellativo di “ateo” e preferisce dichiararsi “agnostico”,
temendo di trasformare in dogma la non-esistenza di un dio unico o di
più divinità, così ricadendo nell'assolutismo delle religioni
istituzionalizzate.
In verità l'ateismo non
è fondamentalismo e non è assolutismo, non esclude la sospensione
di giudizio e neppure qualche apertura al trascendente. E' un
atteggiamento eminentemente "pratico", non teoretico: è
l'accettare la vita "senza alcun dio", accettare l'idea che
il nostro destino come il nostro dovere non è scritto da nessuna
parte, accettare la sfida della libertà e della ricerca.
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