Orchestra della Guardia di Finanza - foto di Massimo Renzi |
Alla
coop l'operaio in camice bianco che svuotava i banchi frigorifero
parlava con un cliente - suo conoscente, immagino. Diceva quasi
letteralmente: "Questo governo ci sta depredando. Sono ladri e
buoni a niente. Io domani a votare non ci vado". Gli ho gridato:
"E' quello che il governo vuole. Renzi ha dichiarato che lui non
va a votare". Il cliente era d'accordo con me: li ho lasciati lì
che gli spiegava la cosa. Spero che lo abbia convinto.
Quel
dialogo rivela in ogni caso quanto anomala sia la situazione che si è
creata. Un capo del governo che propaganda l'astensione è cosa
inaudita, quasi incredibile ai più (neppure Berlusconi era arrivato
a tanta tracotanza) e sconcerta chi pensava di fargli un dispetto non
votando.
E'
probabilmente una esagerazione vedere Renzi a capo di una banda di
ladri. Più propriamente un primo ministro che non difende la sua
legge chiedendo un no all'abrogazione e incoraggia l'astensione per
accaparrarsi il voto degli indifferenti si potrebbe definire un baro. (stato di fb)
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