In
un vecchio, indimenticabile film di Duvivier che si svolge in una
casa di riposo per attori, alla morte di Michel Simon (non ricordo i
nomi dei personaggi, e perciò do loro quello degli attori), Victor
Francen ne deve fare l’elogio: comincia col dirlo grande attore,
inarrivabile interprete; ma ad un certo punto si ferma, dice: “No,
non posso dire questo”; e allora sorge, dalla verità l’elogio
più vero e commovente. E così dovrebbe essere sempre e per tutti.
Dal
“Corriere della sera”, 12 settembre 1982 in A futura memoria,
Bompiani/RCS libri, 1989/2012
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