Funerale militare negli USA |
Non
criticate la persona in onore della quale il ricevimento è offerto.
Non
fate osservazioni sullo stile della cerimonia. Se le maniglie della
cassa sono placcate, è più opportuno far finta di non averlo
notato.
Se
l’odore dei fiori vi opprime, ricordatevi che non sono lì per voi,
e che la persona alla quale sono stati portati non ne soffre.
Ascoltate
con l’espressione della massima compunzione di cui siete capaci di
assumere la celebrazione dei meriti e delle virtù della persona in
onore della quale il ricevimento è offerto; e se vi sembra che le
affermazioni non coincidano troppo con i fatti, non date una gomitata
al vostro vicino, non pestategli un piede e non manifestate in alcun
modo la consapevolezza che si stia esagerando nelle adulazioni.
Se
le speranze espresse ufficialmente sulla sorte futura della persona
in onore della quale il ricevimento è offerto vi sembrano eccessive,
lasciate perdere: non interrompete.
Nei
momenti di commozione, commovetevi, ma solo in misura proporzionata
al rapporto che vi lega con chi sta offrendo il ricevimento, o con la
persona in onore della quale il ricevimento è offerto. Quando un
parente piange, un amico dovrebbe soffocare un singhiozzo, un
conoscente sospirare ed un estraneo limitarsi a tormentare il
fazzoletto, con gesto commosso. Quando la cerimonia ha carattere
militare, le emozioni debbono rispettare la gerarchia: l’ufficiale
presente più elevato in grado deve avere la precedenza
nell’esplosione di dolore e gli altri commisureranno la
manifestazione dei propri sentimenti al grado rispettivo.
Non portate il cane.
Non portate il cane.
Dalla parodia incompiuta di un galateo, in Lettere
dalla Terra (a
cura di B. De Voto, con prefazione di F.Ferrucci), Editori Riuniti,
1982
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