30.4.16

Non era un bersagliere l'amante di Lady Chatterley (Madeline Merlini)

Madeline Merlini si è occupata di viaggiatori e scrittori inglesi in Italia, pubblicando tra l’altro il manoscritto inedito del viaggio di C. A. Hinde in Italia nel 1819 (Slatkine, Ginevra). Nella collana «Invito alla lettura» dell’editore Mursia sta per uscire il suo volume dedicato a D. H. Lawrence. (Nota di “Tuttolibri-La Stampa”)
David Herbert Lawrence con la moglie Frieda in una foto "italiana" degli anni 20 del Novecento
Il capolavoro di Lawrence e la figura del guardiacaccia
È ritornata sulla stampa italiana (vedi ad esempio l’articolo di Laura Lilli sulla Repubblica del 16 maggio -http://salvatoreloleggio.blogspot.it/2016/04/era-un-bersagliere-il-focoso-amante-di.html ), la leggenda secondo cui l’originale di Mellors, il guardiacaccia dell’Amante di Lady Chatterley sarebbe stato il savonese Angelo Ravagli, ufficiale dei bersaglieri, che affittò la sua casa di Spotorno ai coniugi Lawrence dal novembre 1925 all’aprile del 1926. Già Alberto Bevilacqua nel suo Curioso delle donne (Mondadori, 1983) riporta un’intervista del 1970 coll’ottantenne Ravagli (diventato chissà perché, Ravigli), in cui, con una strizzatina d’occhio, il patetico vecchietto insiste: «Io sono sempre stato bersagliere. In tutto. Capisce cosa intendo?».
A soccorso di tale leggenda sarebbe intervenuta, secondo la Lilli, la scoperta di lettere finora sconosciute, scoperta avvenuta in sospetta concomitanza col trentaduesimo congresso filatelico italiano a Spotorno del maggio scorso. Tali lettere non risultano pubblicate in nessuna sede scientifica: comunque sia, anche se tali inediti esistono (cosa di cui dubitiamo), essi ben poco possono aggiungere a una storia ampiamente nota.
Spiace infatti contraddire i sostenitori della tesi del «latin lover» (bersagliere, per di più), ma Angelo Ravagli non ha nulla a che vedere con Mellors anche se è certamente cospicuo il ruolo che giocò nella vita di Frieda Lawrence, che fu sua amante, che egli raggiunse nel Nuovo Messico nel 1935, e che finalmente sposò nel 1950 (Frieda morì nel 1956 a settantasette anni). Ma tutto questo è cosa ben nota e documentata.
Non sappiamo cosa pensasse Lawrence di Ravagli. L’unico riferimento è in una lettera a Martin Secker, il suo editore, dove descrive «the Tenente» come «piuttosto lacrimoso e sconsolato». Se Lawrence avesse voluto attestare la sua antipatia ne avrebbe potuto fare un ritratto feroce come fece di Middleton Murry (pure amante di Frieda e più illustre di Ravagli in diversi racconti come The Border Line, The Last Laugh ecc. Certamente di un possibile amante di sua moglie egli non avrebbe fatto un eroe dell'eroe positivo com'è Mellors.Altrettanto fantasiosa sembra l'identificazione della capanna del guardiacaccia con la Villa Bemarda, la casa che Ravagli affittò ai coniugi Lauvence. La casa, come apprendiamo da una lettera dello scrittore a Middleton Murry, era una costruzione a quattro piani: qualcosa di molto diverso dalla capanna di un guardiacaccia dei Midlands.
La scelta del mestiere di guardiacaccia non è casuale ma ha un preciso significato simbolico. Durante gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza di Lawrence i boschi che si stendevano oltre la cittadina mineraria di Eastwood dove nacque furono per lui un santuario: custode del santuario era il guardiacaccia. Il ragazzo che si spingeva nei boschi per raccogliere campanule era un «trespasser» (trasgressore) e ne aveva coscienza. La sua opera è costellata di guardiacaccia e «trespassers». Infitti nel suo primo romanzo, Il pavone bianco, la voce profetica è affidata ad un guardiacaccia vedovo di un’aristocratica. Il suo secondo romanzo s'intitola The Trespasser. Un altro guardiacaccia compare nel racconto The Shades of Spring mentre nella novella The Ladybird, la protagonista, modellata su Lady Cynthia Asquith, amica dello scrittore ammette che avere un amante guardiacaccia non le spiacerebbe.
Il guardiacaccia ha una funzione simbolica nell’opera di Lawrence in quanto da una parte ha un più diretto, immediato contatto con la natura, dall’altra ha uno speciale rapporto con i « trespassers», cioè tutti quelli che oltrepassano un limite sia fisico che ideologico e di classe. Inutile sottolineare la coscienza che Lawrence aveva della sua opera in questo senso. Se identificazioni possono essere fatte esse riguardano piuttosto il padre dell’autore in quanto le varie figure del guardiacaccia rassomigliano a Arthur Lawrence. Il protagonista di The Shades of Spring si chiama infatti Arthur mentre Mellors è quasi un anagramma di Morel, padre del protagonista nell’autobiografico Figli e Amanti.
Lawrence, inoltre, attese a ben tre stesure dell’Amante di Lady Chatterley. Nella prima e seconda stesura il guardiacaccia si chiama Parkin. Il nome e soprattutto il modo di esprimersi ne denotano la provenienza dalle classi umili: egli è perfino segretario del locale partito comunista. Tutte cose ovviamente molto lontane da ciò che possiamo immaginare fosse Ravagli.
Mellors compare nella terza stesura con caratteristiche del tutto diverse: sotto la scorza apparentemente rude è un intellettuale che impersona le idee dello stesso scrittore: la liberazione dell’uomo attraverso una sessualità basata sulla tenerezza, il rifiuto della società industriale e un più diretto rapporto con la natura. Addirittura oltraggiosa per la memoria di Lawrence è l’affermazione di Bevilacqua che Sir Clifford (il gelido marito di Lady Chatterley, prototipo dell’eroe negativo) sia lo stesso Lawrence.
Comunque, ridurre la genesi dell’Amante di Lady Chatterley alla rappresentazione di una storia di corna è veramente un insulto immeritato che stupisce possa cogliere credito a cinquantaquattro anni dalla morte dello scrittore.


Tuttolibri – La Stampa, 30 giugno 1984

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