26.4.18

“Dolce olive verdi di Frascati...”. Le frutta. Una poesia di Pablo Neruda


Dolci olive verdi di Frascati,
nitide come puri capezzoli
fresche come gocce di oceano,
concentrata essenza terrestre!

Dalla vecchia terra
graffiata e cantata,
rinnovati ad ogni primavera,
con la stessa calcina
degli esseri umani,
con la stessa materia
della nostra eternità, nuovi
e ripetuti, oliveti
delle secche terre d'Italia,
del generoso ventre
che nel dolore
continua a partorire fragranza.

Quel giorno l'oliva,
il vino nuovo,
la canzone del mio amico,
il mio amore lontano,
la terra inumidita,
tutto così semplice,
così eterno
come il chicco del grano,
là, a Frascati,
i muri perforati dalla morte,
gli occhi della guerra alle finestre,
ma la pace mi accoglieva
col suo sapore di olio e di vino
mentre tutto era semplice come il popolo
che mi donava
il suo verde tesoro:
le piccole olive,
freschezza, sapore puro,
misura deliziosa,
capezzolo del giorno azzurro,
amore terrestre.

Da Poesie, Sansoni, 1962 (con alcuni, marginali interventi nella traduzione di Dario Puccini)

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