Fanciulla snella e bruna, il sole che
crea la frutta,
quello che incurva le alghe e fa
granire i grani,
creò il tuo corpo gaio, i tuoi occhi
di luce
e la tua bocca che sorride col sorriso
dell'acqua.
Un sole nero e ansioso ti avvolge a
ogni filo
dei tuoi neri capelli, quando stiri le
braccia.
Tu giochi con il sole come con un
ruscello
e due oscuri ristagni lui ti lascia
negli occhi.
Fanciulla snella e bruna, niente a te
mi avvicina.
Tutto da te mi scosta come dal
mezzogiorno.
Tu sei la gioventù frenetica dell'ape,
l'ubriachezza dell'onda, la forza della
spiga.
Eppure, tenebroso, il mio cuore ti
cerca:
amo il tuo corpo gaio, la tua voce
svelta e lieve.
Farfalla bruna, dolce e definitiva,
come il frumento e il sole, il papavero
e l'acqua.
Poesie. (1924-1964). Traduzione
di Roberto Paoli, Bur, 1996
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