Una sorpresa e una delusione, tra le
tante. Leggo incidentalmente che Gino Paoli è presidente della SIAE.
Paoli fu per una legislatura deputato, eletto nelle liste del
Partito Comunista come indipendente. Non si impegnò moltissimo, ma
rinunciò alla ricandidatura rivendicando un suo peculiare
anarchismo. Ma ora fa il presidente di un carrozzone, di una
struttura corporativa, che premia quasi esclusivamente gli interessi
consolidati e le proprie burocrazie. Nessuno è immune, neanche un
grande artista, l'autore delle più belle canzoni d'amore.
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