Ieri sera il "Francesco" di
Fo era bellissimo. E lui in forma smagliante, senza gigionate o
sbavature. E' stato fedele alle fonti da filologo e, insieme,
implacabile nella denuncia d'ogni potere, economico, politico e
specialmente religioso. Temo però che gli finisca come al suo
personaggio, suo malgrado usato da papi, vescovi e prelati per
consolidare il potere e la ricchezza dell'istituzione e della
gerarchia. Temo che la prestazione di ieri sera finisca per
accreditare la grande impostura del papa argentino che ha scelto di
chiamarsi "Francesco" per rafforzare la gloria mondana del
potere Vaticano, il suo ruolo di "padrone della carità",
il suo prestigio e il suo peso tra gli altri padroni della terra.
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