Leone Tolstoj |
Uno scrittore tedesco Eugenio Schmidt,
ha pubblicato colla sua firma nel giornale ch'egli dirige a Budapest,
“Ohne Staat”, un eccellente articolo nel quale l'audacia delle
idee non cede che alla forza delle espressioni. Ecco press'a poco ciò
ch'egli vi dice: I governi, che giustificano la loro esistenza colla
relativa sicurezza che garantiscono ai loro sudditi, sono
paragonabili ai briganti di Calabria, che promettono ai viaggiatori
la strada sicura, purché essi acconsentano a pagar loro un tributo.
Per questo articolo Schmidt è stato deferito alla autorità
giudiziaria, ma i giurati l'hanno assolto.
Noi siamo siffattamente ipnotizzati dai
governi, che questo confronto ci pare un'esagerazione, un paradosso,
una canzonatura. E tuttavia è precisamente cosi, e se v'ha qualche
inesattezza, è in ciò che l'opera dei governi è cento volte più
inumana, e soprattutto più funesta di quella del brigante calabrese.
Il brigante spogliava di preferenza i ricchi, i governi spogliano di
preferenza i poveri, e favoriscono i ricchi che si prestano ai loro
delitti. Il brigante arrischiava la sua vita; i membri del governo
non arrischiano le loro persone e non agiscono che coll'astuzia e la
menzogna. Il brigante non arruolava alcuno per forza nella sua banda;
i governi arruolano i loro soldati, il più sovente colla forza. Il
brigante offriva indistintamente le stesse garanzie di sicurezza a
tutti quelli che gli pagavano tributo; i governi proteggono e
ricompensano gli uomini, in proporzione della parte ch'essi prendono
all'organizzazione della menzogna. Il maggior protetto, è
l'imperatore, il re o il presidente (sempre attorniati da guardie).
Dopo lui, secondo la collaborazione più
o meno attiva ai delitti del governo, vengono i generali comandanti
in capo, i ministri, i prefetti di polizia, i governatori, ecc., ed
in ultimo le guardie di città, i meno difesi ed i meno retribuiti di
tutti i funzionari. Chiunque non voglia in alcun modo partecipare al
delitto dei governi, chi rifiuta di servire, di pagare le imposte, di
rispettare la giustizia ufficiale, è maltrattato dai capi dello
stato, come lo era dal brigante calabrese il viaggiatore che non
acconsentiva a dare il suo denaro. Ma i briganti, essi, non
pervertono gli uomini; i governi, al contrario, pervertono intere
generazioni coll'insegnamento del patriottismo, e d'una falsa
religione.
La moderna schiavitù, Libreria
moderna, Genova 2001
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