Nel continente
asiatico la portata delle scommesse raggiunge livelli incalcolabili,
per una montagna di denaro che si sposta anche solo con un clic del
mouse. È su questo terreno, dove l’anonimato è garantito e il
riciclaggio facile facile, che si muove la criminalità organizzata.
Ecco come
Per comprendere le varie
tipologie di scommesse è necessario innanzitutto spiegare cosa
significhi scommettere su un evento sportivo, ovvero (dandone una
veloce definizione) impegnare parte del proprio denaro sul pronostico
di un avvenimento sportivo futuro. Tecnicamente chiunque, purché
maggiorenne, può piazzare una scommessa, in un centro abilitato
oppure su internet, presso un bookmaker che assegna una quota in base
alla quale viene calcolata la vincita potenziale per lo
scommettitore.
Tralasciando tutti i
numeri sul giro di affari delle scommesse in Italia, in Europa e nel
resto del mondo, ci limiteremo a osservare che l’Asia è il
continente dove le scommesse raggiungono volumi non quantificabili.
Ciò è possibile poiché i bookmaker asiatici (i più grandi hanno
sede nelle Filippine) non pongono limiti agli scommettitori e
soprattutto, a differenza dei bookmaker europei, garantiscono
completo anonimato al giocatore. Vien da sé che la garanzia di
completo anonimato, con anche la non tracciabilità delle
transazioni, rende più appetibile il mondo asiatico per i
professionisti. E, ovviamente, anche per la criminalità organizzata.
In Italia come in Europa
la tipologia di scommessa principale è l’1X2, dove si pronostica
la vittoria della squadra di casa, del pareggio, o della vittoria
della squadra in trasferta. In Asia invece la tipologia principale di
scommessa è il cosiddetto handicap asiatico, che riduce le opzioni
da 3 (1X2) a 2, di fatto eliminando la possibilità del pareggio e
assegnando quindi a entrambi gli esiti una probabilità del 50%
anziché del 33% (come avviene nell’1X2). Da qui il termine Asian
Handicap, poiché viene assegnato un handicap iniziale (partendo da
0) alla squadra che il bookmaker ritiene più forte (quindi è come
se la squadra più debole partisse con un vantaggio) e si può quindi
scommettere sul fatto che tale squadra copra l’handicap oppure no.
Immaginiamo di avere le
quote dell’1X2 di una partita come Juventus-Frosinone dove la
vittoria casalinga della Juventus venga quotata a 1.30, il pareggio a
5.00 e la vittoria del Frosinone a 10.00. Con quote cosi sbilanciate
è difficile per il bookmaker “bilanciare” il rischio sui tre
esiti, così come può essere poco stimolante per lo scommettitore
aver una quota così bassa per la squadra favorita. Poniamo invece il
caso che alla Juventus fosse assegnato un handicap asiatico di -1.50
goal con una quota di 1.95 e al Frosinone un vantaggio di +1.50 goal
sempre con una quota di 1.95; in tal modo il bookmaker asiatico offre
allo scommettitore due sole possibilità: che la Juventus vinca con
almeno due gol di scarto oppure no. Chiaramente, con due esiti si ha
meno possibilità di errore (2 esiti anziché 3) ma indovinare
l’esito corretto è tecnicamente più difficile poiché le quote
sono bilanciate e rispecchiano le probabilità di un lancio
testa/croce.
Le peculiarità
dell’handicap asiatico sono quindi principalmente due. La prima:
che lo scommettitore dispone di due esiti dalle quote equamente
bilanciate e quindi ha un 50/50 di probabilità di successo o
insuccesso; la seconda: che essendo le quote bilanciate, il
pronostico è più difficile e quindi il bookmaker riesce a
bilanciare meglio il rischio su entrambi gli esiti.
L’handicap parte da 0 e
sale gradatamente di un quarto di punto (0, 0.25, 0.50, 0.75, …) e
ovviamente più il divario fra le squadre è ridotto, minore sarà
l’handicap. Qualora l’handicap assegnato sia 0, in caso di
pareggio le puntate vengono rimborsate integralmente. Viceversa,
maggiore sarà il divario maggiore sarà l’handicap: non è raro
osservare ad esempio nella Liga Spagnola Barcellona e Real Madrid con
un handicap di 2 o 3 goal, visto l’ampio divario fra loro e le
altre squadre spagnole.
Oltre all’handicap
asiatico, c’è la Somma Goal Asiatica con lo stesso principio:
mentre in Europa la linea di confine è per la stragrande maggioranza
2.50 (da 0 a 2 goal è Under, da 3 in su è Over), in Asia la linea
varia gradatamente di 0.25 punti (ad esempio 1.50, 1.75, 2.00, 2.25,
2.50, …), permettendo ai bookmaker di poter sempre offrire quote
bilanciate.
Le scommesse asiatiche
mantengono la loro attrattiva anche, se non maggiormente, in modalità
live. Durante la partita le quote vengono aggiornate prevalentemente
in base al passare dei minuti quindi avremo un handicap asiatico,
cosi come l’Under Over, che diminuirà gradatamente con il passare
dei minuti mantenendo sempre delle quote bilanciate sui due esiti,
ovvero due quote che rispecchino una probabilità 50/50. Dopo ogni
goal la linea della Somma Goal viene aggiornata, mentre chi scommette
sull’handicap scommette sull’esito del match dal momento in cui
effettua la scommessa. Per esempio, se la Juventus conduce 1-0 e
scommettessimo in quel momento che la Juventus “copra” un
handicap di -1.50 goal, vinceremmo la nostra scommessa se la partita
finisse 3-0 o comunque con uno scarto di tre goal a favore della
Juventus (il goal iniziale quindi non viene considerato visto che la
nostra scommessa è stata effettuata successivamente). Offrendo
quindi 2 quote bilanciate per tutta la durata dell’incontro, sia
l’handicap asiatico che la somma goal asiatica sono due tipologie
di scommesse molto più appetibili dell’1X2 o dell’Under Over
tradizionale, ad esempio. Essendo l’offerta competitiva, lo sarà
anche l’interesse degli scommettitori per l’intera partita.
Per avere un’idea di
quanto sia difficile anche solo stimare il volume di scommesse di un
bookmaker asiatico, basti pensare che mediamente è possibile
scommettere sui maggiori campionati anche 50 mila euro con un solo
clic del mouse, con pochi secondi di attesa per l’accettazione
della scommessa. In tal modo in meno di dieci minuti il volume di
raccolta su un singolo evento può arrivare facilmente a decine di
milioni di euro. Ovviamente per i campionati secondari, così come
gli eventi sui quali la copertura mediatica o le informazioni sono
più limitati, i volumi per clic sono inferiori ma sempre di gran
lunga maggiori rispetto ai bookmaker europei.
Oltre a ciò, c’è da
sottolineare la non tracciabilità dei flussi, cosa che attrae
ovviamente l’interesse della criminalità organizzata e sulla quale
i bookmaker europei non possono “competere”. I bookmaker asiatici
sono strutture piramidali con agenti e super-agenti sparsi in tutto
il mondo: essi spesso raccolgono i soldi e pagano le vincite in
contanti, piuttosto che aprire o chiudere linee di credito per gli
scommettitori più facoltosi. Basta trovare un super-agente per
garantirsi i più alti limiti di scommessa ed il gioco è fatto. Si
può accendere il computer e scommettere milioni di euro in pochi
minuti.
Potendo scommettere cifre
difficilmente immaginabili e in pochi minuti seduti comodamente a
casa, il regolare svolgimento delle gare è naturalmente a rischio.
Prendendo ad esempio un match fra giovanissimi (U18, U19), in pochi
secondi è possibile scommettere molto più del monte ingaggi della
squadra intera. Stesso discorso dicasi per campionati dove i salari
sono lontanissimi dalle cifre che sentiamo girare in Serie A.
Scommettendo su tipologie come l’Handicap Asiatico o la Somma Goal
Asiatica è possibile manipolare un match anche concentrandosi su una
frazione di esso, come ad esempio gli ultimi 15 minuti. Osservando i
movimenti delle quote offerte dai siti asiatici è possibile trarre
indicazioni importanti sullo svolgimento regolare di una partita,
anche se tali numeri non costituiscono ad oggi una prova forense.
Tuttavia, rappresentano una base di partenza importante per
un’indagine, come hanno dimostrato anche i fatti di Cremona nel
2011 (ci si riferisce alla partita truccata e venduta
Cremonese-Paganese del novembre 2010).
“narcomafie”,
luglio-agosto 2016
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