Dai giornali
19 marzo 1935
Il segretario del Fascio di Milano dà il via alla Milano Sanremo. Vince Olmo, secondo Guerra, ma “il bello di questa corsa consiste nel fatto che dietro le spalle degli atleti maggiori un autentico plotone di ragazzi nuovi e novizi incalza senza tregua, e soprattutto senza ombra di timore reverenziale verso i camerati che si fregiano del titolo di assi. Per esempio il signor Bartali Carneade, un toscanino che ha avuto il coraggio di piantare a trenta chilometri dal palo la compagnia dei Guerra e degli Olmo e di rischiare tutto solo la sua carta di briscola. L’hanno acchiappato complice un guasto meccanico della bici, ma che rischio…”.
In Faccetta nera: l’Italia imperiale, I Libri dell’Altritalia, 1994
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