Nel blog “Terra di nessuno”, a cura di Valerio Bruschini, ho rintracciato questa simpatica e divertente sonettessa di Eraldo Giulianelli, segretario del circolo UAAR di Terni. Buon divertimento. (S.L.L.)
Tra il lusco e il brusco, tra le fronde e il fresco
cantava il santo padre Benedetto
in un linguaggio italo - tedesco,
questo grazioso allegro motivetto:
“La gnocchenpatonzenpartei
è un grossen partiten di massa:
la Chiesen rimane alla cassa
diventen più grassa che mai.
Lui fa questo bunghen e bunghen
e noi ci freghiamen le mani:
le nostre pretese si allunghen
radiosen diventa il domani.
Per chieteren l’assoluzionen
di queste notturne scopaten
da me lui verrà ginocchionen
le tassen saranno esentaten
e nella mia testen già ronzen
audacen progetten farlocchen:
ein gross monumenten de bronzen
di piazza San Pietro all’imbocchen:
ai piedi di santa Patonzen
un mucchien di splendide gnocchen”.
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