«Qui non giace Pietro Calamandrei. Cercatelo nella tomba di sinistra». E’ uno degli epitaffi che Indro Montanelli si divertiva a scrivere negli Anni Cinquanta. Ora sono stati raccolti in un libro Rizzoli (Ricordi sott’odio) a cura di Marcello Staglieno. Esilaranti e cattivissimi. Ma soprattutto raccontano alla loro maniera gli intellettuali di quegli anni. Erano quasi tutti epitaffi in vita, quindi spietati senza problemi. Si veda Arnoldo Mondadori: «Editore infido, visse di fido». La regola vale anche per gli amici più cari. Leo Longanesi, amato maestro: «Qui giace per la pace di tutti Leo Longanesi uomo imparziale. Odiò il prossimo suo come se stesso». E nel giorno del Nobel non si possono trascurare quelli per due poeti laureati a Stoccolma: «Qui riposa Eugenio Montale, baritono». «Qui riposa il poeta Salvatore Quasimodo nella luce splendente dell’immortalità. Ed è subito sera».
Da "La Stampa", 7 ottobre 2011.
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