Nel 2009, in occasione della riapertura di Casa Depero il Mart di Rovereto ha curato un volume di scritti dell'artista futurista. Fortunato Depero lavorò per il teatro e per la pubblicità (pubblicò sull’argomento un “manifesto futurista”) ed ebbe uno stretto rapporto con l'industria. In particolare diede una nuova funzione, artistica, a un materiale autarchico, il Buxus dell’industria Bosso, una sorta di pellicola ricavata dalle cellulosa, fino ad allora usato per rivestire il legno in funzione decorativa. Quello che segue è il brano di una lettera del '40 diretta agli «Architetti, ingegneri, mobilieri e decoratori» in cui De Pero esalta le potenzialità del materiale, ripresa dal quotidiano “La Stampa”. (S.L.L.)
Il «Buxus», per chi ancora non lo conosce, è una specie di surrogato colorato delle impiallacciature. E' una materia elastica, solida, di apparenza marmorea; screziata come una radica, flessibile come una pelle, ed applicabile ai mobili e ad ogni specie di rivestimento murale, del più sorprendente effetto nella creazione di pannelli decorativi. Non è una materia nata ieri; anzi si usa da qualche anno, a tinta unica, per i mobili Novecento. Ma, diciamolo pur francamente, lo stile freddo, monotono, plagiariamente geometrico novecentista, dava un relativo risalto alla materia e al mobile stesso. Necessitava l'intervento dell'artista per dare originalità e individualità specifica e questo desiderato compito, per il quale si ricorre con efficacia all'intarsio che oggi sembra rifiorire ovunque.
Ma, intendiamoci, non per ritornare al semplice gusto ornamentale o all'intarsio fritto e rifritto liberty o passatista, ma a quello concepito e destinato ad un rigoroso compito definitivo e specifico. Mi spiego: indiscutibilmente l'intarsio arricchisce il mobile e l'ambiente; lo anima e lo caratterizza con abito e stile inconfondibili. Se poi l'intarsio è colorato e il colore è saggiamente usato, esso riempie la casa di gioconda fantasia e soddisfa il gusto di chiunque con armonica funzione. Soddisfa il bimbo che ama il colore giocondo e il mondo delle fiabe. Soddisfa la fanciulla che sogna l'azzurro e il candore. Appaga l'uomo e la donna maturi che hanno raggiunto un loro mondo concreto, come il calcolatore, l'industriale, il commerciante e qualsivoglia professionista che abbia in sé simpatie e predilezioni personali. Sono lieto che questa idea sia stata abbracciata da un artigiano e sia nata a Trento. Alla materia panno sostituisco il Buxus conferendo ai miei pannelli maggiori resistenza, perfezione di disegno e campo di più larga applicazione. . Quindi, gioia per l'artista e gioia per l'artigiano che, grazie a un prodotto autarchico, si sono incontrati su una via feconda e diritta, essenzialmente fascista.
“La Stampa” 18-01-2009
1 commento:
Dopo aver visitato la casa Depero a Rovereto e aver ammirato i suoi lavori ero curiosa di saper cosa fosse il " buxux" ,ho trovato questo articolo di Salvatore Lo Leggio che tramite parole dello stesso Depero soddisfa appieno la mia curiosità.Grazie
Posta un commento