14.3.12

Il Buxus soddisfa la fanciulla e appaga l'uomo maturo (Fortunato Depero)

Nel 2009, in occasione della riapertura di Casa Depero il Mart di Rovereto ha curato un volume di scritti dell'artista futurista. Fortunato Depero lavorò per il teatro e per la pubblicità (pubblicò sull’argomento un “manifesto futurista”) ed  ebbe uno stretto rapporto con l'industria. In particolare diede una nuova funzione, artistica, a un materiale autarchico, il Buxus dell’industria Bosso, una sorta di pellicola ricavata dalle cellulosa, fino ad allora usato per rivestire il legno in funzione decorativa. Quello che segue è il brano di una lettera del '40 diretta agli «Architetti, ingegneri, mobilieri e decoratori» in cui De Pero esalta le potenzialità del materiale, ripresa dal quotidiano “La Stampa”. (S.L.L.)
Il «Buxus», per chi ancora non lo conosce, è una specie di surrogato colorato delle impiallacciature. E' una materia elastica, solida, di apparenza marmorea; screziata come una radica, flessibile come una pelle, ed applicabile ai mobili e ad ogni specie di rivestimento murale, del più sorprendente effetto nella creazione di pannelli decorativi. Non è una materia nata ieri; anzi si usa da qualche anno, a tinta unica, per i mobili Novecento. Ma, diciamolo pur francamente, lo stile freddo, monotono, plagiariamente geometrico novecentista, dava un relativo risalto alla materia e al mobile stesso. Necessitava l'intervento dell'artista per dare originalità e individualità specifica e questo desiderato compito, per il quale si ricorre con efficacia all'intarsio che oggi sembra rifiorire ovunque.
Ma, intendiamoci, non per ritornare al semplice gusto ornamentale o all'intarsio fritto e rifritto liberty o passatista, ma a quello concepito e destinato ad un rigoroso compito definitivo e specifico. Mi spiego: indiscutibilmente l'intarsio arricchisce il mobile e l'ambiente; lo anima e lo caratterizza con abito e stile inconfondibili. Se poi l'intarsio è colorato e il colore è saggiamente usato, esso riempie la casa di gioconda fantasia e soddisfa il gusto di chiunque con armonica funzione. Soddisfa il bimbo che ama il colore giocondo e il mondo delle fiabe. Soddisfa la fanciulla che sogna l'azzurro e il candore. Appaga l'uomo e la donna maturi che hanno raggiunto un loro mondo concreto, come il calcolatore, l'industriale, il commerciante e qualsivoglia professionista che abbia in sé simpatie e predilezioni personali. Sono lieto che questa idea sia stata abbracciata da un artigiano e sia nata a Trento. Alla materia panno sostituisco il Buxus conferendo ai miei pannelli maggiori resistenza, perfezione di disegno e campo di più larga applicazione. . Quindi, gioia per l'artista e gioia per l'artigiano che, grazie a un prodotto autarchico, si sono incontrati su una via feconda e diritta, essenzialmente fascista. 

“La Stampa” 18-01-2009

1 commento:

Anonimo ha detto...

Dopo aver visitato la casa Depero a Rovereto e aver ammirato i suoi lavori ero curiosa di saper cosa fosse il " buxux" ,ho trovato questo articolo di Salvatore Lo Leggio che tramite parole dello stesso Depero soddisfa appieno la mia curiosità.Grazie

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