9.3.12

Cognomi. Calderoli ha un avo zingaro (di Gian Luigi Beccaria)

Dalla rubrica di “Tuttolibri La Stampa” Parole in corso curata da Gian Luigi Beccaria, riprendo la nota del 24 ottobre 2008 dedicata a una famiglia di cognomi italiani, tra cui quello di un famigerato esponente leghista. (S.L.L.)
E’ bene sapere da dove veniamo. Io so che i miei avi dovevano essere dei macellai, che gestivano una «beccheria». I nostri cognomi, salvo eccezioni, non testimoniano nobili natali, ma portano traccia di sconosciuti e umili progenitori che esercitavano un mestiere.
Pistarino rimanda ad antenati che pestavano, frantumavano, macinavano grano o schiacciavano olive, Sciaccaluga denuncia l'origine genovese di un avo lontano che schiacciava l'uva, l'origine napoletana di Scognamiglio (si pensi al napoletano scugná) rimanda a chi trebbiava il miglio, gli antenati di Scotellaro dovevano di sicuro fabbricare o vendere scodelle, e i Finocchiaro vendevano finocchi, i Calegari, Calegaris, o Caligaris (nomi che derivano dall'antico caligaro), erano anticamente calzolai, così come Cagliero, Caglieri, che hanno alle spalle il piemontese calié, calzolaio appunto. Gli avi di Spataro o Spadolini fabbricavano spade, i Cordero facevano i funai, i Frau erano fabbri (vedi il veneto frao), come i Ferrero, Ferreri, Ferraro, Tagliaferri, e i Marangoni erano falegnami, i Testori setaioli, tessitori, i Masoero, o Masiero mezzadri, mentre i Mondadori erano mondatori di lana, oppure gente che mondava i campi dalle erbacce, gli avi sardi dei Pintor, nome che viene dal catalano pintòr, certamente pittori, i Timpanaro si occupavano di tamburi e tamburelli, i Tornatore erano tornitori e calderai i Magnani.
Oggi il più famoso personaggio con probabili avi «magnani» è Calderoli (cognome che registra le maggiori presenze in Lombardia). Il cognome si rifà a quegli ambulanti che un tempo di paese in paese passavano a stagnare le pentole di rame. Era un mestiere tradizionalmente esercitato dagli zingari.
Ci fa notare in un saggio ancora in stampa un noto dialettologo pisano, Franco Fanciullo, che con un certo tasso di probabilità «il nostro “signor Calderoli”, esponente di primo piano d'un partito che si segnala per le misure repressive contro gli extra-comunitari in generale e contro i rom in particolare, per paradossale ironia della sorte potrebbe aver avuto un antenato zingaro». Ha in animo di cacciare gli antenati suoi.

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