Dalla rubrica “Per gioco” curata da Giampaolo Dossena per il “Venerdì della Repubblica” (l’epoca è ottobre 1989) riprendo qui tre giocosi frammenti. (S.L.L.)
Marika Giannuzzi (Palermo) mi manda una frase monoconsonantica siciliana: «Sasà si susi 'e sei. Su i sei e sei, sa se si susìu Sasà. Sì, si susìu». Traduzione: «Rosario si alza alle sei. Sono le ore sei e sei minuti, chissà se si è alzato Rosario. Sì, si è alzato».
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Facendo il peggiorativo di "cacciucco" (zuppa di pesce alla livornese) Guido Iazzetta (Milano) già anni fa aveva stipato 7 C in una sola parola: "cacciuccaccio". I peggiorativi danno sempre grandi soddisfazioni.
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Una bolognese databile attorno al 1920: «l'oli l'è lé, l'olla l'è là, l’hèla le lì la lom?». L'ultima consonante introduce un guizzo di irregolarità (ma in ogni tappeto persiano autentico c'è sempre un nodo sbagliato apposta), e il senso è più persuasivo: «l'olio è lì, l'olla è là, ha lei costi il lume, la lampada, la lucerna?».
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