Victor Hugo 1862 |
LEI FELICE E SGOMENTA
S'era tolte le scarpe, e, spettinata,
bagnava i piedi fra i giunchi piegati.
Io, che passavo, credetti a una fata.
Le dissi: «Vuoi venir con me sui prati?»
Lei mi guardò con quel supremo ardore
che resta alla bellezza nei rotondi
occhi se è vinta: «E’ il mese dell'amore»,
dissi; «vieni fra gli alberi profondi.»
S'asciugò i piedi sull'erba renosa,
e ancora mi guardò con occhio losco
un poco, e allegro. E diventò pensosa.
Oh, il canto degli uccelli in fondo al bosco!
Molle blandiva l'acqua ora la spiaggia.
E dal canneto folto, lei felice,
vidi, e sgomenta, venire selvaggia
ridendo, fra i capelli, di tralice.
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