In Sicilia l’omologo involto è il
farsumagru (falso magro), che ha
imbottitura più ricca (le uova sode); ma non mi sembra male questa brasciola
pugliese recuperata da un vecchissimo “Panorama”. (S.L.L.)
Ingredienti per sei persone
6 fette sottili di carne di lombo (di manzo o anche di cavallo, com’era
in uso un tempo e sta tornando di moda).
120 grammi di lardo tagliato a pezzettini.
120 grammi di formaggio romano pecorino.
Una manciata di foglioline di
prezzemolo.
1 cipolla piccola.
Salsa di pomodoro.
Olio d'oliva di frantoio.
Sale e pepe nero macinato al momento.
Stendo su una spianatoia le fette
di carne ben battute e vi distribuisco sopra i pezzetti di lardo e di formaggio
e tre foglie di prezzemolo; condisco con sale e pepe. Arrotolo su se stesse le
fette di carne in modo di rinchiudervi il ripieno e lego l'involtino ben
stretto con un filo incolore. Pongo sul fuoco un tegame con olio e pezzettini
di lardo; quando ha preso colore aggiungo la cipolla tagliata a fette sottili.
Appena comincia a indorarsi, aggiungo le braciole e le lascio soffriggere ben
bene da ogni parte; aggiungo salsa di pomodoro, qualche fogliolina di prezzemolo,
condisco con sale e con pepe e lascio cuocere a fuoco lento. Aggiungo di tanto
in tanto qualche goccia di acqua tiepida e mescolo con un cucchiaio di legno. A
cottura servo ben caldo dopo aver tolto il filo.
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