Suore Consolatrici del Sacro Cuore |
Suore che appartengono
all’ordine delle «consolatrici del Sacro Cuore» possono, per la
loro opera di consolatrici appunto, chiedere, all’ente presso cui
la svolgono, la regolare retribuzione accompagnata dalle relative e
varie indennità? È una questione che da un po’ rimbalza da un
grado all’altro dell’amministrazione italiana della giustizia:
dalla pretura al tribunale, dal tribunale alla cassazione, dalla
cassazione di nuovo al tribunale. L’hanno mossa due suore
consolatrici: decise a non più consolare se non con salario e
indennità.
È una spinosa questione.
Accettato il principio che il consolare è un lavoro come un altro,
non si può non considerare che c’è consolazione e consolazione:
consolazione facile e consolazione difficile, consolazione ordinaria
e consolazione straordinaria, consolazione generica e consolazione
specialistica. E bisognerà stabilire un tariffario. Al punto più
alto, nonostante la lebbra sia quasi scomparsa, bisognerà mettere il
bacio al lebbroso: alla pari di una di quelle difficili operazioni
chirurgiche per cui si va a Houston, almeno. Che sono meno costose di
quanto, con più incerto esito, siano quelle che si fanno in Italia.
Nero su nero,
Einaudi, 1979
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