Nel bosco. Niente acqua, né fuoco.
Grande la fame.
Dove avrebbero potuto dormire i bimbi?
Non c’era tenda.
Non avremmo potuto accendere il fuoco la notte.
Di giorno, il fumo avrebbe avvisato i tedeschi.
Come vivere con dei bimbi nel freddo dell’inverno?
Tutti sono scalzi…
Quando decisero di ucciderci
per prima cosa ci costrinsero ai lavori forzati.
-
Un tedesco venne a trovarci:
Ho cattive notizie per voi.
Vogliono uccidervi stanotte.
Non ditelo a nessuno.
Sono anch’io uno zingaro scuro,
del vostro sangue - dico la verità.
Dio vi aiuti
nella nera foresta.
Dette queste parole
ci abbracciò tutti…
-
Niente cibo per due tre giorni.
Tutti a dormire affamati.
Non riuscendo a dormire
fissavamo le stelle.
-
Dio, com’è bella la vita
Ma i tedeschi
Non ce la lasciano vivere
Ci uccidono senza pietà.
-
O piccola stella,
Tu sei così grande all’alba
Così reale è la tua luce
Acceca gli occhi dei tedeschi
Mostra loro la strada sbagliata,
Non quella buona, non quella buona
Perché possa vivere un bambino ebreo
Perché possa vivere un bambino zingaro.
---
Papusza (Bronislawa Wajs) è forse la maggiore poetessa zingara.
E' questa la prima parte di una più lunga ballata scritta tra il 1943 e il 1944.
Nessun commento:
Posta un commento