15.4.10

Ritorni. Stalin campeggia nella Piazza Rossa. Pagliacci troneggia alla Provincia di Perugia.



"La Repubblica" del 4 aprile, giorno di Pasqua, conteneva una notizia sorprendente, neanche fosse dentro un uovo. In un articolo firmato Lombardozzi poteva leggersi: “Stalin torna sulla Piazza Rossa. Altèro e trionfante come nei giorni della vittoria sui tedeschi di Hitler e i fasti della Grande guerra patriottica. Dieci gigantografie del dittatore, corredate da lunghe scritte didascaliche sulla sua mirabile strategia bellica, compariranno per le vie Mosca già dai primi di aprile”. Faranno bella mostra di sé nelle parate militari dei primi di maggio, cui per la prima volta parteciperanno anche reparti Usa, inglesi, francesi per celebrare la vittoria nella Seconda guerra mondiale. Sono state scelte e posizionate secondo un complesso regolamento stilato in un lungo braccio di ferro tra il sindaco di Mosca e i rappresentanti dei veterani della Seconda guerra mondiale. Non ci sono state neanche grandi proteste: solo Gorbaciov, tra i nomi noti, e qualche storico dissidente. Le condizioni imposte dal sindaco erano che Stalin venisse raffigurato sempre in compagnia di qualche altro, soldato, partigiano, operaio e che le didascalie si riferissero solo al periodo della Seconda guerra mondiale. Pare che le foto rappresentino il dittatore sorridente o, quanto meno, trionfante.


A Perugia il 14 aprile (seguiamo la cronaca del giornale on line “Primo Piano notizie”) si è tenuto un Consiglio provinciale aperto per ricordare a 10 anni dalla morte Umberto Pagliacci, che fu presidente della Provincia dal 1979 al 1990.
Guasticchi, il presidente attuale della Provincia (il cui padre fu a lungo segretario generale dell’Amministrazione provinciale ed allevò i successivi, integerrimi, dirigenti dei diversi settori) ha detto: “Il segno lasciato dal suo modo di operare e di comunicare si è impresso come solo l’indicazione di un maestro può fare: con semplicità e immediatezza, fascino e carisma, senso del dovere e apertura morale, fermezza, intransigenza e disponibilità… Umberto deve troneggiare in questa sala perché è membro fondante di questa Provincia, il ricordo di una fase importante della nostra storia”.
Alla cerimonia c’erano la Marini e Boccali, ma le orazioni ufficiali le hanno tenute l’ex comunista Germano Marri (Presidente della Regione Umbria 1976 – 1987), l’ex socialista Mario Valentini (Vicepresidente della Provincia 1980 - 1990), l’ex democristiano Maurizio Ronconi (Consigliere provinciale 1985 – 1995), seguendo le regole antiche della lottizzazione. Ma all’ultimo momento – è anche questo un deja vu - si è infilato un altro socialista, un Antonio Pinotti, ch’era assessore (guarda un po’!) ai lavori pubblici sotto Pagliacci.
Ad omaggiare Pagliacci c’erano anche i capi del giornalismo umbro, l’onorevole Verini e l’attuale vice Presidente della Provincia, Aviano Rossi, che ha detto: “L’ho conosciuto da piccolo”.
Per l’occasione è stata dedicata a Pagliacci una sala della Provincia ed è stato scoperto un quadro dell’artista Barilari che lo raffigura. Non l'ho visto, dunque non so dire se tenga in mano il volume delle opere scelte di Nicolae Ceausescu con la prefazione di Giulio Andreotti e Nilde Jotti che aveva contribuito a diffondere in tutto il perugino.

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