11.4.10

Dignità professionale. Un racconto di István Örkény



Io sono un osso duro!

So dominarmi.

Esteriormente non lo davo a vedere, ma erano in gioco il lavoro assiduo di lunghi anni, il riconoscimento del mio talento, tutto il mio futuro.

“Sono un artista zoologo” dissi.

“Che cosa sa fare?” chiese il direttore.

“Imito le voci degli uccelli”.

“Purtroppo” disse con un cenno di diniego, “è roba fuori moda”.

“Ma come? Il tubare della tortora? Lo zirlio dell’ortolano? Il canto della quaglia? Lo squittire del gabbiano? La melodia dell’allodola?”

“Roba vecchia” disse annoiato il direttore.

Mi fece male. Ma credo di non averlo dato assolutamente a vedere.

“Arrivederci” dissi cortesemente, e volai via dalla finestra aperta.

da Novelle da un minuto, E/O Edizioni


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