A proposito della mancata elezione dei giudici costituzionali Napolitano avrebbe detto che “il succedersi senza risultati conclusivi solleva gravi interrogativi”.
Quali siano codesti interrogativi
s'intende leggendo il resto: per lui continuano “a prevalere
immotivate preclusioni nei confronti di candidature di altre forze
politiche o la settaria pretesa di considerare idonei solo i
candidati delle propria parte".
A me sembra l'ennesima pesante
intromissione nelle scelte parlamentari: pressione intimidatoria,
altro che "persuasione morale". L'uomo, peraltro, avrebbe
potuto (forse dovuto) suggerire altri criteri, la scelta di
candidature che per valore intellettuale, scientifico, politico ed
etico possano avere un consenso ampio, oltre le parti. E invece no:
dal Quirinale vorrebbe imporre la più brutale delle lottizzazioni:
“le forze responsabili” (Pd e Forza Italia) scelgano il proprio
candidato (preferibilmente un politicante trasformista) e i
parlamentari “delle forze responsabili” votino senza fiatare i
nomi proposti, quello della propria parte e quello della parte
avversa.
A prescindere da ogni valutazione di
qualità.
Un presidente al di sotto della mischia.
Un presidente al di sotto della mischia.
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