Nel Ragusano. Uno schietto biancomangiare a forma di pesce |
Ci sono dolci (e non
solo) la cui origine se non proprio misteriosa si può definire
incerta. Un caso è quello del Biancomangiare, un dessert che
si trova con lo stesso nome tanto in Val d'Aosta (qui sarebbe
approdato dalla vicina Francia) quanto in Sicilia (qui l'origine
viene attribuita alla presenza dei musulmani, ma se si desse retta
all'origine francese potrebbe essere stato portato dai Normanni). In
Val d'Aosta ça va sans dire, lo chiamano Blanc Manger, e lo
fanno con il latte di mucca, in Sicilia la ricetta originale prevede
invece quello di mandorle. Ma il bello è che nei ricettari medievali
con questo nome si intendeva un piatto fatto con i petti di pollo,
più di recente invece era una minestra, poi diventata una sorta di
budino di riso. La versione siciliana è abbastanza vicina a quella
codificata dal grande Caréme agli inizi dell'800. Per ottenere
quella che sostanzialmente è una sorta di gelatina di latte (di
mandorle o no) ci si divide ancora sull'uso degli addensanti: c'è
chi punta sulla colla di pesce e chi sull'amido, e alla fine c'è chi
spolvera di cannella, chi di pistacchi tritati e chi usa stampi con
lo zucchero caramellato. Qualunque variante si scelga, è comunque
sempre meglio il Biancomangiare che mangiare in bianco.
La Stampa, 21 novembre
2013
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