25.11.16

Una gemma, una leggenda. L'Ametista

Nacque l'ametista in una profonda caverna dell'India antichissima, dove i templi dedicati alle loro divinità, si ergono alti nel cielo, pur aderendo spettacolosamente, mirabilmente alla montagna nella quale si inseriscono.
Le caste vi pregano, nettamente separate. E gli Intoccabili possono avere accesso nel tempio, soltanto da un lato, nascosto alla vista degli altri credenti. Ma quando l'Amore ha deciso di scoccare la sua freccia, non vi sono barriere.
Era il figlio del notabile più importante della regione, l'uomo designato dal piccolo Dio ad innamorarsi della bellissima figlia del più miserabile degli Intoccabili. E fu proprio nel tempio che questo accadde. Prostrati nella preghiera, gli appartenenti alla prima casta non s'avvidero che il figlio di uno di essi aveva sollevato il capo, per fissare una bellissima fanciulla nell'altro lato del tempio, nascosta da una pesante tenda. 
Ma perché questa barbara divisione, quando la sorgente della vita e una e divina, quando la giovinezza non conosce barriera? Era la stessa divinità, quella a cui s'inchinava lui, il figlio dell'uomo più importante e più temuto del luogo, e la figlia del più miserabile, del più disprezzato intoccabile. 
Ma l'uomo potente vide certamente lo sguardo estasiato del figlio posarsi sulla fanciulla povera, e ne fu talmente adirato da chiamare gli uomini del suo seguito perché facessero scoccare la freccia ed uccidessero la bella fanciulla. Cento, mille frecce scoccarono, ma per volontà divina, deviarono ed infransero l'idolo indiano. Un urlo si levò dalla folla in preghiera. La maledizione sarebbe certo caduta su quella terra. Ed infatti il tempio, in un tremendo boato, ruinò, e dall'occhio dell'idolo caduto sortì una gemma, che penetrò nella montagna. 
La bellissima gemma, di un caldo colore tra il viola ed il turchino, diventò poi immensa : questa pietra era l'ametista.

Oggi e domani, Agenda per la casa dell'Istituto Nazionale Assicurazioni, 1956

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