Una campana serena
crocifissa nel suo ritmo
delinea il mattino
in una parrucca di nebbia
e fiumi di lacrime.
Il mio vecchio pioppo
turbolento di usignoli
sperava
di mettere tra le erbe
i propri rami
molto prima che l'autunno
lo indorasse.
Ma i puntelli
delle mie occhiate
lo sostenevano.
Vecchio pioppo, in guardia!
Non senti il legno
del mio amore spaccato?
Stenditi sul prato
quando scricchiola la mia anima,
che un uragano di baci
e di parole
ha lasciato senza forze,
lacerata.
Ottobre 1920
In Tutte le poesie, Garzanti 1985, Traduzione S.L.L.
Nessun commento:
Posta un commento