Luigi Mercantini, autore dell'Inno di Garibaldi, parlando a Palermo nel giugno 1871 all'inaugurazione della stazione ferroviaria al molo, profeticamente immaginava il futuro della Sicilia. Riporto un brano del discorso. (S.L.L.)
Palermo nell'Ottocento. Bambini per strada |
Noi edificheremo la Società nuova... Io veggo la Sicilia quale fra non molti anni potrà essere: io la veggo ai fianchi e per lo mezzo rigata dalle vie di ferro... e fra gli aranceti, gli oliveti e i vigneti, da tutte le alture e da tutte le valli, veggo le nuove strade dei comuni e delle province a discendere e salire su quelle, siccome rivi...
E le città e le terre fin sui corsi dei monti si rifanno tutte e si abbellano mettendosi quasi un nuovo abito. Acquedotti, ospedali, opifici, scuole, teatri, piazze e fontane, camposanti e ville, e signorili palagi, bellissimo di tutti quello del Comune; sino alla casa del popolano soleggiata, ariosa eretta ed allegra.
E le città e le terre fin sui corsi dei monti si rifanno tutte e si abbellano mettendosi quasi un nuovo abito. Acquedotti, ospedali, opifici, scuole, teatri, piazze e fontane, camposanti e ville, e signorili palagi, bellissimo di tutti quello del Comune; sino alla casa del popolano soleggiata, ariosa eretta ed allegra.
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