Una parte del ponte ferroviario costruito da China Railway ad Addis Abeba |
La priorità per lo
sviluppo economico di molti Stati africani è realizzare delle vie di
collegamento capillari che consentano il trasporto delle risorse
verso i porti. Negli ultimi anni il partner privilegiato del
continente è stata la Cina, che ha concesso continui finanziamenti
in cambio di petrolio e materie prime.
Chiudendo più di un
occhio sul mancato rispetto dei diritti umani, e ricorrendo in molti
casi a manodopera importata dalla madrepatria per realizzare i
lavori.
Ad aprile la China
Railway Construction Corporation ha firmato un accordo da 3,5
miliardi di dollari per la costruzione di un collegamento ferroviario
in Nigeria. Questo accordo ne segue un altro da 12 miliardi per una
linea da 1.400 chilometri lungo la costa. Un finanziamento record, il
più grosso contratto vinto all’estero da una società cinese.
Sempre da Pechino arriva
il progetto ferroviario che porterà i treni dalla città di
Benguela, in Angola, fino in Zambia, passando per la Repubblica
democratica del Congo.
Senza dimenticare la
ferrovia che in Kenya sostituirà quella costruita dalla regina
Vittoria a fine XIX secolo tra Nairobi e Mombasa.
Anche in Mali la Cina ha
avviato trattative per la costruzione di nuove infrastrutture.
Alcune delle vittime dell’attentato
avvenuto a Bamako lo scorso 20 novembre lavoravano per la China
Railway e si trovavano nel Paese per discutere con il ministro dei
Trasporti maliano.
Pagina 99we, 15 dicembre
2015 – L'autore dell'articolo è Antonella Palmieri
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