Anna Achmatova |
La moralità di Anna Karenina è la
moralità della moglie di Tolstoj, delle vecchie zie che Tolstoj
aveva a Mosca. Egli vedeva la verità, ma fece forza su se stesso,
ignominiosamente, per uniformarsi alla convenzione filistea. La
moralità di Tolstoj è un'espressione diretta della sua vita
privata, delle sue vicissitudini personali. Quando il suo matrimonio
era felice, scrisse Guerra e pace, che celebra la vita
familiare. Quando cominciò a odiare Sof' ja Andreevna senza però
voler affrontare il divorzio, perché il divorzio è condannato dalla
società, e forse anche dai contadini, scrisse Anna Karenina e
punì la protagonista che aveva osato lasciare Karenin. Quando arrivò
alla vecchiaia e smise di concupire le contadinelle con la violenza
di un tempo, scrisse La sonata a Kreutzer e mise al bando il
sesso.
Da un florilegio di stroncature pubblicato su "Repubblica" il 19 agosto 1990, curato da Francesco Erbani e Simonetta Fiori
con la collaborazione di Maurizio Bettini e Mario Quesada.
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