Nei loro prati dove palpitano le lucciole
E, dietro i muri, dei flauti delle viole
dicono amor perduto, che si vuol
ritrovare
Dopo, quando gli ignoti hanno evocato le
loro pene
O se ne vanno all'ora in cui la ronda
passa
Con i suoi venti lumi e il grido
affaticato,
Han paura dell'ombra e dell'ora
che viene
Dell'ombra ove le lucciole sono fin quando albeggia
Lacrime di un rimpianto ardente come
fiamma
Mentre voi nella notte della
vostra anima
Viole d'amore ascoltate che vibrano l'ultimo suono
Dell'ora che già arriva o belle
delicate
E non sarà alla fine l'ora di avere sonno
Quando passa la ronda con il suo
grido simile
Ai pianti dell'amore che vi ha reso
ingrate
Sugli scaloni allora sentendo già morire
La fontana che langue le Pisane inclinate
Come la loro Torre, dalla morte
spaurite,
pur nondimeno attendono l'amore che già arriva
da Revue Franco-Wallonne,
luglio 1914 – ora in Poesie,
Dall'Oglio 1959 - Traduzione S.L.L.
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