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François-André Vincent (1746 –
1806) Alcibiade e Socrate 
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«Venerato Socrate, perché sempre lodi
Questo giovane? non conosci cose più
grandi?
Perché con amore il tuo occhio 
A lui guarda come agli Dei?»
Chi ha pensato le cose più profonde,
ama ciò che è più vivo,
Chi ha scrutato nel mondo comprende la
gioventù eccelsa
E sovente al Bello
Si volgono i saggi alla fine.
Iperion (trad. Luigi Reitani,
Mondadori 2001)
 
 
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