Federigo Tozzi |
Con una veste rosa per dileggio
ti portano nel mezzo di una piazza.
E piove. Un uomo del bestial corteggio
batte su la tua carne pavonazza.
Ma, come se volesse farti peggio,
la turba ridacchiando ti sollazza
se alcuno dice: O Cristo, ti
schiaffeggio!
E il tuo sangue lo bagna come guazza.
Anche tieni una canna con le mani,
non pensando ai fuggiti tuoi seguaci
e alla pioggia che t'entra nei capelli.
Oh, come ti si schiudono i lontani
cieli della bontà, mentre tu taci;
e quanto ti confortano più belli!
Da La zampogna verde, Puccini,
Ancona 1911.
Ora nella piccola antologia on line Il
Cristo nella poesia italiana decadente e simbolista nel
sito “I libri della stanza ascosa”
(http://leonbizz66.blogspot.it/)
curato da Leonardo Bizzarri
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