Ragazzo mio, io le odio
le parate persiane
e non mi piacciono
le ghirlande intrecciate col filo del tiglio;
smetti di cercare
dove ancora s’attarda l’ultima rosa.
Non voglio che tu – troppo premuroso –
ti dia da fare per aggiungere qualcosa
al semplice mirto:
qui sotto il pergolato
va bene il mirto
a me che bevo vino,
a te che me lo versi.
Orazio, Odi, I, 38 - Traduzione di Walter Cremonte
in Walter Cremonte, Autori, Era nuova, Perugia, 2010.
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