Forse non a tutti è chiaro.
Crocetta non è il candidato alla Presidenza della regione prima designato dal Pd e poi accettato e sostenuto dall'Udc.
E' il candidato dell'Udc e del Pd.
Prima dell'Udc e poi del Pd.
Non solo perché, in Sicilia, l'Udc è partito di consistenza pressoché pari al Pd (che supera in voti in qualche competizione elettorale), ma soprattutto perché il mancato svolgimento delle primarie e la designazione dall'alto di Crocetta sono scelte del partito di Casini.
Che Crocetta sia soprattutto il candidato dell'Udc lo si capirà anche meglio quando, partita la campagna elettorale, lo si vedrà nelle piazze, nelle sale e nei teatri siciliani circondato dai nipotini di Cuffaro, specializzati in clientelismo o altre pratiche anche peggiori.
Io a Rosario Crocetta voglio bene e dunque spero che sia eletto Fava, non lui.
In Regione si troverebbe prigioniero di forze politiche e sociali che ne saboterebbero la creatività, la voglia di equità, gli spiriti di sinistra sociale e libertaria. Potrebbe fare una brutta fine.
Restituito al suo impegno di Parlamentare europeo, in un momento in cui l'Europa è centro di conflitti decisivi, Crocetta può dare molto alla Sicilia.
Alla guida della Regione con quella combinazione politica arrecherebbe danni ai siciliani oltre che a sé stesso.
Nessun commento:
Posta un commento