assai più cieco chi è nel mezzo,
bieco
è d’ogni parte l’uomo. Eppure io
perché innocente ancora come i fiori
nati solo dall’ombra tra gli spini
liberamente scelgo. Con i miei morti
voglio sicuro vivere, coi saldi
dolori miei. Vivono in me, gelosi
dei propri amori, inesplorati, caldi
come celati fuochi. Non è muta
quell’agitata libertà che avanza
siccome un seme di sotterra, bella
perché incompiuta è la speranza.
Quella
è la parte che scelgo. Scelgo questi
virili sogni, questi forti amori,
quest’ombre, queste lotte. Un uomo
vero
lo si conosce più dalla sua notte.
dal portale della Regione Marche - Antologia poetica
lo si conosce più dalla sua notte.
dal portale della Regione Marche - Antologia poetica
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