La classifica è di
qualche anno fa. Da una piccola ricerca fatta risulta tuttora
attuale. E' verosimile che siano cambiati i tassi di incremento, ma
ai primi posti ci sono ancora le stesse città. (S.L.L.)
Beihai city |
Indovinello: quali sono
le città che si espandono al ritmo più elevato al mondo? Che la
popolazione umana del pianeta tende a urbanizzarsi lo sappiamo ormai
da tempo; secondo i dati dell’Onu nell’ultimo decennio abbiamo
oltrepassato la soglia di oltre metà della popolazione mondiale vive
in aree urbane.
Ora, quando si parla di
grandi metropoli pensiamo a New York, Londra. A Città del Messico. O
alle metropoli dell’Asia: Shanghai in Cina, Mumbai in India, poli
che calamitano migranti espulsi da aree rurali impoverite e giovani
istruiti in cerca di opportunità. Tutto vero, ma le aree urbane che
registrano il tasso di crescita della popolazione più alto in questi
anni non sono New York né Shanghai. Sono altre, e si trovano in
Medio oriente, in Africa, ovviamente in Cina e India ma non
esattamente dove potremmo immaginare.
Ecco un piccolo elenco
delle aree urbane in crescita più rapida secondo la graduatoria
stilata da City Mayors, un istituto che studia le questioni urbane
per promuovere il «buon governo». La prima è in Cina, sì, ma non
è una delle note metropoli bensì Beihai, città costiera nella
provincia di Guangxi (il nome significa letteralmente «nord del
mare»). Beihai ha 1,3 milioni di abitanti, che non sono molti,ma sta
crescendo al tasso annuale del 10,58%, ritmo a cui raddoppierà in
circa 7 anni. A trainare la crescita sono in parte le destinazioni
turistiche della zona, ma soprattutto l’ampia baia con un porto con
fondale profondo (di quelli che possono accomodare il modernissimo
traffico di sempre più gigantesche navi portacontainer) e la
prossimità con Hong Kong, Macao e Hanoi.
Al secondo posto una
città indiana, e non stupirà: l’India va per 1,2 miliardi di
abitanti e le proiezioni dicono che avrà superato la Cina nel 2030.
Al primo posto per espansione urbana però non è Mumbai né Calcutta
ma Ghaziabad, città alle porte (si fa per dire) della capitale New
Delhi. Anzi: Ghaziabad ha cominciato a crescere proprio per colmare
la penuria di aree edificabili nella capitale, poi per accomodare il
flusso di giovani professionisti che lavorano nell’industria delle
information technologies di Noida (altra città satellite di
Delhi); oggi ha oltre 4,6 milioni di abitanti e cresce del 5,2%
annuo, e ogni tanto i magazines ne parlano come della "città
più dinamica" del paese.
Al terzo posto nella
classifica della crescita troviamo Sanaa, in Yemen - e questo davvero
stupisce. Il nome Yemen non richiama crescita economica o boom di
opportunità, bensì una situazione di conflitto: ma è proprio
questo che porta sempre più yemeniti a trasferirsi in città, dove
possono sperare in una situazione relativamente più sicura e
protetta, e possono sperare in più aiuti e risorse. Così Sanaa,
oggi 1,7 milioni di abitanti, sta crescendo del 5% annuo, cosa che
però accentua problemi di risorse ormai cronici - il più urgente è
la penuria di acqua.
Al quarto posto torna
l’India: Surat, il «polo tessile» del paese e centro
dell’industria dei tagliatori di diamanti, e un porto passato in
second’ordine rispetto a quello di Mumbai appena più a sud ma ora
tornato importante: oggi 4,2 milioni di abitanti, ne aggiunge il 5%
ogni anno. Al quinto c’è Kabul, la capitale dell’Afghanistan:
un’altra città che cresce nonostante – e in parte proprio a
causa - il conflitto che continua a serpeggiare nel paese. Oggi Kabul
ha 6 milioni di abitanti, attira migranti perché è dove girano più
soldi ("indotto" della presenza internazionale), si espande
del 4,7% annuo, vive un boom edilizio impressionante, e anche qui la
crescita della popolazione comporta problemi di inquinamento, penuria
d’acqua (siamo in clima secco), mancanza di energia e
infrastrutture.
Seguono, nell’ordine,
Bamako in Mali e Lagos in Nigeria. Dovremo rivedere la nostra
geografia...
“il manifesto”, 3
dicembre 2011
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